Storie di Privacy – Pubblicità senza il consenso
Il caso – Azienda nel settore abbigliamento
di Stefano Pannone
Siamo stati contattati da un’azienda che si occupa di commercio nel settore dell’abbigliamento, gli annunci di questi giorni che sono in corso i primi accertamenti, li ha messi in allerta ed hanno deciso di verificare il loro stato. L’azienda invia settimanalmente promozioni, pubblicità ad un gran numero di aziende e privati. E’ balzato subito all’occhio che l’azienda non ha mai chiesto in nessun modo il consenso dei clienti all’invio di materiale informativo e pubblicitario. Le anagrafiche dei destinatari è proveniente in parte dal sito internet, nel quale non c’è né un checkbox per prestare il consenso, né il link all’informativa sulla Privacy. Anche per le altre anagrafiche, clienti e potenziali, non è mai stata attivata nessuna proceduta di consenso. I dati dei destinatari della newsletter erano presenti, sia in file senza nessuna protezione all’interno della rete aziendale, sia in cloud gratuiti senza nessuna garanzia di protezione e diffusione dei dati all’estero. Con l’ausilio di una piattaforma software dedicata abbiamo organizzato le procedure di raccolta, trattamento e cancellazione dei dati ed apportato le modifiche necessarie al sito web. Sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione per tutelare veramente tutti gli aspetti della privacy e soprattutto rientrare nelle norme ed evitare sanzioni. In questo caso sono bastati pochi passaggi, dopo l’analisi di conformità necessaria ad ogni azienda, per permettere all’imprenditore di continuare il proprio lavoro di marketing nel rispetto nella normativa e senza rischiare di dover pagare multe.
Invitiamo ogni azienda a non sottovalutare la gestione delle tematiche legate alla Privacy per evitare situazioni sanzionatorie che purtroppo cominciano a succedere.